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Thursday, June 29, 2006 |
Moggi piange in tv a Ballarò"Una cattiveria incredibile""Incolpato prima di essere giudicato, mi hanno crocifisso""Il mio club sapeva tutto, anche le virgole. Ora attenti alle lobby" Moggi piange in tv a Ballarò"Una cattiveria incredibile. Sono qui per rispetto della mia famiglia, della Juve e dei milioni di tifosi che gioivano della forza della squadra. Non sono venuto a difendermi, ma la cattiveria di questo periodo ha dell'incredibile ed ha distrutto la mia famiglia". Sono queste le prime parole, che hanno preceduto le lacrime, pronunciate da Luciano Moggi in un'intervista con il conduttore di "Ballarò" Giovanni Floris. "Per due mesi sono stato mortificato da tutti, incolpato prima di essere giudicato. Sono stato crocifisso", ha detto ancora l'ex dirigente bianconero. Una famiglia distrutta. "Penso alla famiglia di mio figlio: L'hanno messa in crisi, laddove c'era la gioia di vivere adesso c'è il dolore". Il riferimento è a una circostanza che emerge dalle intercettazioni, quando Alessandro Moggi, parlando della giornalista tv Ilaria D'Amico, racconta a un conoscente: "Ho speso 10.000 euro per portarla a cena a Parigi ma è andata buca". Il potere nel calcio. "Il potere? E' una parola astratta, il calcio non dà potere. Il calcio mi ha dato lavoro, ma io ho dato un contributo importante alle società per cui ho lavorato". "Io padrone del calcio? Non ho mai partecipato ad un'Assemblea di Lega o di Figc se non come uditore o invitato, né tenevo a partecipare alle elezioni". "Sono il capro espiatorio". "Io e Giraudo sembriamo i mostri, eppure fino a poco tempo fa dicevano che eravamo i migliori. Forse proprio per preparare tutto questo". Poi Moggi lascia intendere che adesso nel mondo del calcio potranno succedere tante altre cose: "Moggi e Giraudo erano un piccolo fortino in cui ci si difendeva da tutto quello che poteva accadere". "Mai chiesto un arbitro". "Siamo andati a cena da Bergamo prima di Livorno-Juve, ma ci sono andati anche Facchetti, Tanzi e tanti altri. Ai designatori non ho mai chiesto un arbitro, volevamo soltanto che ci fossero i migliori arbitri e che la Juve non fosse danneggiata". Moggi ha anche spiegato il motivo per cui aveva dotato di un paio di schede private l'ex designatore Bergamo. "A Bergamo ho dato due ricariche, mi sono trovato a parlare di cose mie, della conduzione della Juve, dei problemi di mercato, dei biglietti omaggio. Usavo un sistema particolare per non fare sapere niente a nessuno. Temeva che i giornalisti potessero intercettarla - ha chiesto il conduttore-. Tutto si può fare" è stata la risposta di Moggi. La Juve sapeva tutto. "Non solo sapeva, ma sapeva anche le virgole. Non ho mai fatto qualcosa senza che la Juventus non sapesse. Ogni cosa veniva portata in Consiglio e discussa con Giraudo e Bettega. Ma questo accadeva perché erano cose lecite, non illecite". "Attenti alle lobby". "Adesso le lobby verranno fuori ancora di più", mette in guardia l'ex dirigente bianconero. "Quali sono le lobby? Ci sono i giudici che sanno tutto. Io posso solo fare riferimento al potere economico e federale, non posso dire altro. Che potere hanno le banche? Dipende dalle esigenze che hanno le società con le banche. Se mi chiede di Roma e Lazio, non le so dire. A noi, come Juventus, non servivano". Galliani. "Lui non pensava che uscisse tutto questo sul Milan. Le intercettazioni vanno fatte a 360 gradi. Solo intercettando tutto il sistema calcio si capirebbe come funzionano le cose. Se si intercettassero tutti i dirigenti, compreso Carraro, si capirebbe tutto". Moggi ha fatto riferimento al presunto problema che il Milan eserciterebbe attraverso i diritti tv. "Il problema del presidente di Lega è semplice" e si risolve "con un conciliabolo tra società di serie A e B. Dipende tutto dai diritti tv e decide chi ha il potere economico. La Juventus non ha potere, è una società che ha chiuso il bilancio sempre in attivo e non ha mai chiesto soldi alla proprietà". La Gea. "Sono ragazzini che non hanno il pelo sul petto. Non è vero che tutti i giocatori sono della Gea. L'interesse di ogni società è prendere i migliori per vincere. Quando si fa una squadra, si cercano i giocatori più forti. A volte, tra i giocatori migliori ci sono anche quelli della Gea. Quando si parlava di giocatori della Gea erano Giraudo e Bettega a trattare con mio figlio, non ero io. Il discorso va fatto a 360 gradi: ci sono altri che gestiscono decine di giocatori e fanno i direttori sportivi. Poi, però, si parla solo di Moggi". "Carraro contro la Juve". "Non è un timore, ma una certezza". Moggi punta pesantemente il dito contro l'ex presidente della Figc. "Abbiamo capito che qualcosa non funzionava. Avevamo scoperto che Carraro aveva detto di aiutare i club che portavano i voti. Questo abbiamo messo in atto, non per avere favore, ma per evitare degli svantaggi". L'addio con la Juve. Alla domanda su quale fosse il suo attuale lavoro, Moggi ha risposto con "studio" prima di precisare di non essere stato licenziato dalla Juve. "No, ho dato io le dimissioni sia dal consiglio di amministrazione che come direttore generale e da quell'ordinamento in cui non mi ritrovavo più". Paparesta chiuso nello spogliatoio. "Il sequestro di Paparesta è una barzelletta". Moggi è accusato di aver chiuso nello spogliatoio l'arbitro Gianluca Paparesta al termine della partita Reggina-Juventus del novembre 2004. "Io ho solo girato la chiave, poi ho detto all'assistente di riaprire la porta. Non ho chiuso Paparesta nello spogliatoio e sfido chiunque a dire il contrario. Quando dico è dimostrato da quanto affermato dai dirigenti della Reggina". Povero...questo è il nostro commento... |
posted by Surfcasting @ 7:54 AM |
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La redazione informa i suoi utenti che nel giorno in cui è avvenuto il tragico episodio, che fa da protagonista GIANLUCA PESSOTTO,giocatore della juventus . Lo staff di controjuve è vicino ai familiari del calciatore,e a tutte le persone che tengono per la sua salute |
posted by Surfcasting @ 7:41 AM |
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Thursday, June 22, 2006 |
JUVE IN B O IN C
Dopo aver esaminato la relazione dell'Ufficio Indagini, il procuratore federale Palazzi ha deferito Juventus, Milan, Lazio e Fiorentina. Il club bianconero è stato deferito per responsabilità diretta e oggettiva e rischia la retrocessione in B con forte penalizzazione o la serie C. Stessa ipotesi di reato per Lazio e Fiorentina. Sola responsabilità oggettiva reiterata per il Milan, che rischia una penalizzazione in A. (tgcom.it) Ora aspettiamo tutti con ansia il verdetto dei giudici,sapere che comunque la juve verra' pensalizzata è una cosa che a noi tifosi ci fa stare meglio rispetto a giorni precedenti. Speriamo che questa volta la mano della gistizia sia pesante con la juventus. |
posted by Surfcasting @ 10:45 AM |
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Tuesday, June 20, 2006 |
LA JUVE NEI GUAI
Nella relazione consegnata al procuratore federale Palazzi, Borrelli ha spiegato il modo di agire di Moggi e Giraudo. Nella ricostruzione fatta dell'Ufficio Indagini, la società bianconera e il "sistema Moggi" sono al vertice di questo potere occulto del calcio, controbilanciato da un "sistema Milan" che ha nel carneade Leonardo Meani, l’addetto agli arbitri, un mero esecutore. La rete moggiana, secondo la ricostruzione di Borrelli, aveva innumerevoli ramificazioni e un maggiore potere di penetrazione all'interno del mondo del calcio grazie alle conoscenze accumulate dall'ex direttore generale della Juventus e all'uso che ne faceva. Si era creato un ombrello sotto al quale cercavano di ottenere vantaggi e prebende altre società e altri tesserati. L'arbitro Massimo De Santis viene considerato a tutti gli effetti un esponente di spicco della rete moggiana.(sportal.it) La juve rischia la retrocessione nella serie cadetta ed inoltre una penalizzazione di 9 punti. Nel fascicolo consegnato da Borelli si parla addirittura di serie c1,e di radazione per Moggi,Giraudo,Mazzini e tutta l'allegra compagnia vacanze piemonte! Noi antijuventini speriamo nella giustizia e che l'operato di Borrelli venga valorizzato dagli organi competenti. |
posted by Surfcasting @ 7:06 AM |
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Saturday, June 17, 2006 |
Tifare è un dovere di tutti…ma odiare lo juventino ancora di più.
Chi tifa Juventus non ama il calcio per mille motivi… 1.Lo Juventino non riconosce mai i favori arbitrali. 2.Lo Juventino nega l’evidenza dei fatti vedi doping. 3.Lo Juventino non comprende che l’Italia che ama lo sport lo rifiuta. 4.Lo Juventino è la vergogna della nostra nazione in ambito mondiale vedi coppa campioni vinta con il Liverpool,. Negli spalti c’erano 39 tifosi morti dalle mazzate, degli hooligans,Platini capitano della Juve ha voluto continuare a giocare nonostante la tragedia.(sarebbe stato più facile vincere la coppa). 5.Lo Juventino ama Del Piero Autentica pippa…(vedi europei di Francia2000). 6.Lo Juventino ammira Luciano Moggi identificato dai suoi colleghi e giornalisti la mafia del calcio. 7.Lo Juventino vanta solo i giocatori della sua squadra,gli altri secondo lui sono inferiori. 8.Lo Juventino non va allo stadio. 9.Lo juventino non ha una razza. 10.Lo juventino non ha un dialetto. Ovviamente non è solo una questione personale,ma tutta l’Italia non juventina li odia! Purtroppo la mente contorta juventina li porta a pensare che è solo una questione d’invidia,ma non è vero.Un tifoso milanista cosa dovrebbe invidiare ad uno juventino le sei coppe campioni vinte meritatamente???Quindi cari amici che amate lo sport nei suoi veri valori odiate la juve,di conseguenza amerete il calcio! |
posted by Surfcasting @ 1:05 PM |
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Monday, June 12, 2006 |
MOGGI IL FUGGITIVO SCAPPA DA BORRELLI http://www.tgcom.mediaset.it/
Come preannunciato, Luciano Moggi non si presenterà dal capo dell'Ufficio Indagini Borrelli per essere sentito nell'ambito dell'inchiesta su calciopoli. La conferma è arrivata direttamente da Fulvio Gianaria, legale dell'ex dg bianconero, che ha inviato un fax a Borrelli: "Stante le avvenute dimissioni (dalla Juve), è divenuto estraneo all'ordinamento calcistico. Per queste ragioni non presenzierà alle audizioni in corso". Il teste chiave, l'uomo dalle 416 telefonate al giorno, colui che secondo gli inquirenti avrebbe tessuto le fila della più grande "cupola" del mondo del calcio, che proprio da lui avrebbe preso il nome di "Moggiopoli", non si presenterà dal capo dell'Ufficio Indagini Francesco Saverio Borrelli.Quella che fino a pochi giorni fa era solo una sensazione, nel tardo pomeriggio di giovedì si è trasformata in assoluta certezza. Luciano Moggi non ha nessuna intenzione di sottoporsi al giudizio della Giustizia Sportiva, nè tantomeno di raccontare la sua verità o spiegare agli 007 della Figc come sarebbe funzionato il famigerato sistema di calciopoli. L'incontro fra l'ex dg della Juventus e Borrelli sarebbe dovuto avvenire lunedì prossimo, ma il legale dell'ex tesserato bianconero Fulvio Gianaria ha inviato un fax al capo dell'Ufficio Indagini, nel quale motiva la mancanza del faccia a faccia proprio per il fatto di non essere più un tesserato Figc. "A seguito della convocazione del signor Luciano Moggi dinnanzi agli organi di indagine della Federazione calcio - si legge nella nota dell'avvocato - si precisa che lo stesso, stante le avvenute dimissioni (ndr dalla Juventus), è divenuto estraneo all'ordinamento calcistico. Per queste ragioni non presenzierà alle audizioni in corso". Percorrendo la strada delle dimissioni da tesserato della federazione, Moggi uscirà completamente, senza la possibilità di rientrarvi mai più, dal mondo del calcio e non sarà più perseguibile dal punto di vista della Giustizia Sportiva. Una sorta di autoesilio coatto da quel mondo del calcio che, per stessa ammissione di Moggi "gli ha rubato l'anima". C'è ben poco da dire,prima fanno i fatti e poi non si prendono le responsabilita',in perfetto stile Giuve,complimenti Moggi |
posted by Surfcasting @ 10:45 AM |
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Sunday, June 11, 2006 |
FURTI NELLA STORIA CARLO PETRINI RACCONTA: (HTTP://ANTIJUVE.COM)
Carlo Petrini è stato uno dei piu’ noti giocatori degli anni settanta. Nella primavera del 1980 risulto coinvolto nello scandalo del calcio scommesse: a Petrini fu inflitta una pesante squalifica che mise fine alla sua carriera di calciatore.In questa sua auto confessione , Petrini racconta.Il sito antijuve vi riporta le frasi più scottanti. " quello che nel calcio si fa ma non si deve dire" i pareggi concordati e le partite vendute. Ecco per tutti gli sportivi e juventini il racconto che coinvolse la juventus e come ne venne fuori "misteriosamente". Domenica 13 gennaio 1980 si doveva giocare BOLOGNA – JUVENTUS.I bianconeri erano in una situazione disastrosa: erano reduci da tre sconfitte consecutive e in classifica stava scivolando in zona retrocessione.Il giovedì prima della partita il nostro direttore sportivo (Sogliano) alla fine dell’allenamento ci raduno tutti nello spogliatoio e ci disse:"ci siamo messi d’accordo con la Juve per pareggiare la partita di domenica. E’ chiaro per tutti?"nessuno di noi giocatori ebbe niente da obbiettare , cosi Sogliano se ne ando’ tutto soddisfatto.A quel punto il nostro allenatore ( Perani) ci propose di scommettere sul risultato di quella partita.Discutemmo con Perani la somma da puntare , alla fine si optò per 50 milioni.Dovetti convincere ad accettare la nostra scommessa da parte degli scommettitori clandestini perche’ non si fidavano. Infatti mi dissero che ultimamente avevano preso più di una fregatura: certi giocatori gli avevano promesso di risultati che in campo non erano stati mantenuti. Avevano perso un mucchio di soldi. Si convinsero solo quando gli dissi che gli accordi per il pareggio non li avevamo presi noi giocatori , ma i dirigenti delle due società. La prova di quello che dicevo si trovo nella Gazzetta dello Sport della domenica mattina :"ALLA JUVE BASTA UN PAREGGIO" dichiarava l’allenatore bianconero Trapattoni . Ricordo che quando uscii dagli spogliatoi per recarmi in panchina incrociai Trapattoni. Gli raccomandai il rispetto dell’accordo preso dalle due società, e lui mi disse che potevamo stare tranquilli , che non c’era nessun problema. Anche i miei compagni , nel sottopassaggio prima di entrare in campo, fecero lo stesso con alcuni giocatori juventini ( che quel giorno erano: ZOFF CUCCUREDDU CABRINI GENTILE BRIO SCIREA CAUSIO PRANDELLI TAVOLA BETTEGA MAROCCHINO) gli dissero che avevamo scommesso sul pari; uno di loro rispose: "TRANQUILLI , NOI OGGI NON ABBIAMO SCOMMESSO , IL COLPO L’ABBIAMO GIA’ FATTO DUE DOMENICHE FA’ CON L’ASCOLI". Quando si concordavano i pareggi si puntava allo 0 a 0, proprio per evitare di trovarci in situazioni imbarazzanti o che il controllo del risultato potesse sfuggire di mano. Fu cosi per quasi tutto il primo tempo, il nostro primo tiro in porta fu al 35° minuto , la Juve non fece molto di più. Il pubblico cominciò a protestare , sembrava una commedia più che una partita di calcio.Nella ripresa il nostro portiere Zinetti , totalmente deconcentrato, ne combinò una grossa: al 10°minuto , su un’innocente tiro di Causio , si impaperò e il pallone gli scivolò nella rete.In campo l’imbarazzo fu generale. Causio , più dispiaciuto che contento per il goal, si avvicino alla panchina e discusse con Trapattoni.Nel giro di pochi minuti incominciammo a credere che i giocatori della Juve non volessero più rispettare l’accordo. La Tensione in campo divenne alta, noi insultavamo gli juventini, che tacevano imbarazzati. A un certo punto Bettega ci disse "Calmatevi,: la responsabilità di farvi pareggiare me la prendo io". Meno’ di un quarto d’ora dopo la situazione venne risolta dagli stessi bianconeri: su un nostro calcio d’angolo , Brio ci regalò una bella autorete. Tutti a posto e tutti contenti.L’indomani leggendo la cronaca della partita , c’e la ridemmo di gusto . Un nostro dirigente venuto a sapere del pareggio concordato ci disse:"Brutti Stronzi ,potevate dirmelo che scommettevo anch’io." I soldi che avevamo vinto per questo pareggio concordato non li avremmo mai presi. Alcuni di noi ( me compreso ) fecero altre combine.A fine febbraio il presidente e Sogliano mi chiesero se oltre alla partita con la juventus noi giocatori avevamo preso accordi con altri pareggi combinati. Io negai stupito. Il presidente mi disse " mi hanno chiamato due tizi con l’accento romano : vogliono 200 milioni , sennò presenteranno una denuncia alla procura di Roma…….. Non capisco: hanno avuto il pareggio con la Juve, non vi hanno ancora pagato i 50 milioni della scommessa, e vogliono denunciarci!".Fu la fine . Il 16 marzo i giudici avevano mandato una prima serie di comunicazioni giudiziarie per truffa. Fra gli altri ai presidenti e allenatori di BOLOGNA e JUVENTUS. La sera alla domenica Sportiva , fecero rivedere i due autogol della partita incriminata, il signor Bettega in collegamento da Torino, protestò , era indignato, fece una bella sceneggiata. Noi , vedendo la scena in Tv, trovammo la forza di ridere. Non solo era un ottimo giocatore ,ma l’attaccante della juve era anche un grande attore. Ormai era tutto finito. Ci furono arresti in Tutta Italia , tanti giocatori erano coinvolti e tante squadre furono penalizzate ( una su tutte il MILAN) Perche’ nessuno di noi del Bologna , venne arrestato come tutti i giocatori coinvolti nello scandalo? Forse perche’ di mezzo c’era la nostra partita con la Juventus. Se fossimo finiti in carcere, avremmo potuto raccontare di quel pareggio combinato con la squadra dell’Avvocato . ( non sto li a raccontarvi altri spregevoli trucchi di quelle partite , ma passo al vero scoop)Ai primi di maggio (1980 ) la Federazione chiuse la sua inchiesta. Per la partita Bologna – Juventus del 13 gennaio venivo rinviato a giudizio con altri miei compagni, presidente e allenatore del bologna compresi. Il processo riguardava anche Boniperti e Trapattoni. (Presidente e Allenatore della Juventus)Il processo per noi del Bologna cominciò il 23 maggio, qualcuno mi disse che erano in corso grandi manovre per insabbiare la partita con la Juve. Le previsioni vennero tutte confermate. Mi misero davanti ad uno dei miei due amici scommettitori , io negai Tutto ma loro confermarono le accuse nei miei confronti. Incontrai Boniperti e il legale della Juve, l’ Avvocato Chiusano.Disse che voleva parlarmi. Mi disse" Petrini , è nell’interesse di tutti che il signor Cruciani non venga a testimoniare. Noi rischiamo la Serie B , lei la radiazione. Quindi cerchi di rintracciare Cruciani e li prometta tutto cio che vuole. Se lei darà una mano a noi, noi daremo una mano a lei, d’accordo?. Io non sapevo cosa fare. Decisi di accettare e incontrai Cruciani. Li riferii quello che mi aveva detto Boniperti, non si doveva presentare al processo , gli dissi che se non fosse andato a testimoniare la Juve aveva pronto un assegno di 70 milioni tutto per lui.Mi disse " vabbe’ domani sparisco ma guai a voi se mi fregate un’altra volta . Torno e vi faccio neri tutti quanti."L’indomani, quando arrivai in Federazione mi vennero incontro Boniperti e Chiusano. Il primo era agitato, il secondo era una statua. Gli dissi che era tutto a posto ; Cruciani non si sarebbe presentato ma in cambio voleva 70 milioni, il prezzo stabilito. Boniperti tirò un sospiro di sollievo.Fui costretto a confrontarmi con Trinca, stavolta per la Partita giocata contro la Juve.Io negai tutto. Trinca era infuriato perche’ Cruciani non si presentò. Ai giornalisti che gli domandavano dell’assenza di Cruciani, Trinca dichiarò:" Cruciani non è venuto forse perché a paura………E’ troppo facile prendersela con il Milan e con Colombo ( Presidente della squadra Rossonera.): anche la Juve deve finire in serie B!!! sennò è uno scandalo!!!!!Per il giudice le due società Juventus e il Bologna furono assolte per mancanza di prove.Furono inflitte pene ai giocatori del Bologna ( per altre partite combinate ) tra cui IO . ( 6 mesi di squalifica ). Fra tutte le squadre coinvolte nello scandalo , la sola che ne usciva con il minimo danno era la Juve.Ecco come la Juventus venne salvata dalla Serie B!!!
Ditemi se è poco questo è uno scorcio di storia della Rubentus,sono anni che oramai ladroneggia nei campionati!!!VERGOGNA |
posted by Surfcasting @ 11:34 AM |
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Friday, June 09, 2006 |
scarica il banner di controjuve Juventus spacciata, male Lazio e Fiorentina
NAPOLI - Si stringe il cerchio delle indagini sul campionato di calcio 2004-2005. E si svela per la prima volta l'ordine ed il grado di responsabilità delle società (relativo alla frode sportiva, il reato che "inquadra" l'illecito sportivo) contenuto negli atti inviati alla Figc. Sarebbe spacciata la Juventus, sui cui alti dirigenti si è abbattuto un pesantissimo atto di accusa inviato al capo Ufficio Indagini Borrelli: accusati di «aver predeterminato il campionato, scudetto, piazzamenti per le coppe europee e retrocessioni» compromessa la posizione della Fiorentina, critica quella della Lazio, mentre la posizione del Milan, ultimo secondo i pm di Napoli nel carico di responsabilità tra i quattro club a rischio, non sarebbe comunque proprio marginale. La procura conferma che non sono coinvolte altre grosse squadre, se non esclusivamente come parte lesa.L'inchiesta viaggia intanto spedita. «Speriamo di chiuderla quanto prima perché il lavoro è stato enorme e davvero non ce la facciamo più» taglia corto il procuratore capo Giandomenico Lepore. Chi vorrà potrà ancora essere ascoltato, ma per i pm gli elementi raccolti finora grazie alle intercettazioni ambientali (tante) e alle confessioni (poche quelle tra gli indagati), hanno permesso di costruire un impianto accusatorio robusto. Dai 30 ai 45 giorni è il tempo previsto per la richiesta di rinvio a giudizio, ma sulla strada dei magistrati di Napoli ora l'ostacolo più alto è il conflitto di competenza con la procura di Torino, sollevato all'indomani della riapertura dell'inchiesta sugli arbitri accordata dal gip ai pm torinesi. Spetterà alla Cassazione pronunciarsi nelle prossime settimane.In quella indagine la procura di Torino, fra il 10 agosto e il 27 settembre 2004, dispose intercettazioni telefoniche nell'ambito del fascicolo per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Uno stralcio del filone legato all'inchiesta sul doping nella quale era indagato il medico sociale juventino Agricola. Ebbene, l'indagine fu archiviata, le carte inviate sui tavoli di Figc, Uefa e procura di Roma. Un polverone. Nel dossier della procura torinese erano finiti Moggi, Giraudo e Pairetto, tre dei sei maggiori indiziati dai magistrati napoletani che ora rifiuterebbero di cedere migliaia di verbali ai colleghi piemontesi e si apprestano a difendere l'inchiesta con i denti. Il principio rivendicato è presto detto: le intercettazioni telefoniche dei pm di Torino arrivano fino al 21 settembre 2004 e non producono sviluppi. Poche settimane dopo quel 21 settembre entrava in azione, in gran segreto, la procura di Napoli, che dopo 9 mesi di intercettazioni è arrivata a ben altre conclusioni: il calcio italiano è controllato da «un grumo di potere», la cosiddetta cupola.(LIBERTA.IT) Speriamo che sia cosi' crediamo nella giustizia,la juve deve essere fortemente penalizzata!!! |
posted by Surfcasting @ 12:25 PM |
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Thursday, June 08, 2006 |
Paparesta: "La cupola esisteva"
Nessuna confessione, ha detto Francesco Saverio Borrelli al termine della terza giornata di interrogatori, ma un'ammissione è arrivata da Gianluca Paparesta, l'arbitro che è stato vittima del sistema. Sentito per il "sequestro" nello spogliatoio dello stadio di Reggio Calabria, Paparesta ha confermato quanto sospettato: "La cupola c'era". Poi il barese ha aggiunto: "Sono stato, sono e mi piacerebbe rimanere un arbitro autonomo in ogni sua decisione tecnica e sportiva e per fare questo ho deciso di impostare sin dall'inizio la mia carriera su basi di esclusiva professionalità; questo mio atteggiamento mi ha portato a non essere inserito in un contesto dove le logiche dei designatori si sposavano a loro volta con quelle del sistema cui prima accennavo e che vede la sua più diretta espressione nel dirigente Moggi che risulta avere influenza determinante nelle scelte operate negli anni dai designatori Bergamo e Pairetto".(sportal.it) PAPARESTA UNO DI NOI GRAZIE PER AVER COLLABORATO CON LA GIUSTIZIA. E CHE IL BENE (cioè noi)VINCA SUL MALE(juventus) |
posted by Surfcasting @ 12:03 PM |
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SEQUESTRO ARBITRO ECCO COSA E' SUCCESSO NEGLI SPOGLIATOI A REGGIO CALABRIA Moggi e Giraudo 'rapitori':chiusero Paparesta in spogliatoio
L'episodio risale al 6 novembre 2004 dopo la partita Reggina-Juventus conclusasi per 2 a 1 in favore dei calabresi NAPOLI, 12 maggio 2006 - Come non bastassero tutte le altre imputazioni, Moggi e Giraudo risultano indagati anche per concorso in sequestro di persona. Il direttore generale della Juve e l'amministratore delegato avrebbero in pratica rinchiuso negli spogliatoi l'arbitro Paparesta. Il sequestro d'arbitro risale a novembre 2004: al termine della partita Reggina-Juventus del 6 novembre 2004, conclusasi 2-1 per i calabresi, i due dirigenti avrebbero chiuso a chiave negli spogliatoi l'arbitro Paparesta e i suoi collaboratori Cristiano Copelli e Aniello Di Mauro. I tre poveretti erano altamente colpevoli di non aver assicurato ''un esito favorevole della gara della Juventus''. L'arbitro e i guardalinee, sequestrati e ''privati della liberta' personale'' - dicono i giudici - sarebbero stati anche minacciati con ''plurime espressioni verbali'', come e' scritto nell'avviso emesso dai magistrati. Le telefonate intercettate parlano chiaro. La prima tra Pietro Ingargiola, osservatore dell'Aia, e Tullio Lanese, presidente dello stesso organismo. Ingargiola: ''Cumpa', quello che ho visto io in vita mia non l'ho mai vista una cosa del genere, cioe' entrano Moggi e Giraudo...Moggi lo minaccia col dito, col dito agli occhi... Tu sei scandaloso, come e' scandaloso il rigore che non hai dato. A Paparesta gli ha detto: con te non abbiamo fortuna, almeno tu sei quello di sempre...io gli ho detto a lui (riferendosi evidentemente a Paparesta): ma tu di queste cose...Dice: acqua in bocca, mi fa, acqua in bocca per tutti... ripeto a me nun me ne frega niente. Io non ho visto e non ho sentito, sono cose vostre...''. Lanese: ''...problemi vostri sono, e' logico, io non c'ero, io non c'ero..." Ingargiola: ''...Io non ho visto e non ho fatto niente, io mi sono andato...quando questi sono andati a minacciare, io sono andato dentro il bagno...'' Lanese: ''bravo, bravo, bravo''. In un'altra telefonata, la stessa giornata, Moggi parla con una donna. Moggi: ''Ho chiuso l'arbitro nello spogliatoio e mi sono portato le chiavi in aeroporto...ora li apriranno! Butteranno giu' la porta..''. Successivamente Moggi al telefono commenta con il giornalista Damascelli. ''...Sono entrato nello spogliatoio, li ho fatti neri tutti quanti! Poi li ho chiusi a chiave e volevo portare via le chiavi, me le hanno levate, se no le portavo via''. Infine quattro giorni dopo Moggi parla a telefono con Lanese: Lanese: ''lo so, non mi dire, cioe' io so tutto perche' l'osservatore e' un mio amico e m'ha detto che t'ha visto entrare, cosa gli hai detto, dice io che devo fare? Tu, gli ho detto, non c'ero e ti fai i c... tuoi. Eh, eh, giusto?''. (ilgiorno.it) Questa è la verita su quello che è successo negli spogliatoi del Granillo,giudicate se non esiste un caso moggiopoli? |
posted by Surfcasting @ 9:34 AM |
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Monday, June 05, 2006 |
Eros: «Moggi voleva imporsi anche con me» (DAL CORRIERE DELLA SERA.IT)
MILANO - «Moggi? Ho avuto modo di conoscerlo anch'io: voleva imporsi anche con me». Lo ha detto il cantante Eros Ramazzotti, a Milano per l'ultima tappa del suo tour primaverile, rispondendo ad alcune domande su quanto sta accadendo nel mondo del calcio. LA TELEFONATA - Ramazzotti, oltre ad essere uno dei più popolari cantautori italiani, è anche appassionato di calcio e tifoso juventino. Proprio in qualità di fan della squadra bianconera era stato contattato qualche tempo fa, così ha raccontato, da Luciano Moggi che lo voleva ospite in una trasmissione in cui si sarebbe parlato della Juventus. «Io avevo accettato ma poi lui ha cominciato a telefonarmi per dirmi tutto quello che avrei dovuto fare durante la mia partecipazione - ha raccontato Eros Ramazzotti - Mi diceva: "prima di tutto canti l'inno della Juventus, poi fai questo e quell'altro". A quel punto, quando ho capito che con lui non era possibile discutere, ho smesso di rispondere alle sue telefonate e non ne ho più saputo nulla». «NON SOLO ARBITRI» - Per Ramazzotti, comunque, quello che sta succedendo nel mondo del calcio può accadere ovunque («se uno ruba - ha detto - vuol dire che viene in messo in condizioni di farlo»): «ma questo non significa che tutto il mondo del calcio sia da buttare via, anzi». «È brutto che si accaduto tutto ciò - ha ammesso - ma sono sicuro che la Juventus ha vinto tanto perchè è un'ottima squadra e non solo per gli arbitri».
Ci sentiamo di dire Moggi fuori da tutto!!! |
posted by Surfcasting @ 4:34 PM |
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INTERCETTAZIONE TRA MOGGI E SCONCERTI POST ROMA JUVE DEL 5 MARZO
Moggi e Sconcerti
Moggi: «Ciao Mario, ti volevo solo ringraziare, ho letto l’articolo di sabato». Sconcerti: «E vabbè è la verità». Moggi: «La verità?! Guarda siamo andati a Roma ne abbiamo viste tante guarda che, poi dopo so pure...lo speaker dà la dimensione di come la società si è comportata...lo speaker lo paga la società, mica lo paghiamo noi...Dai, il fatto del pullman e poi come siamo stati aggrediti, prima dopo e durante...io ti devo dire una cosa Mario: a Roma non è più una partita giocabile». Sconcerti: «No, no son d’accordo, è una piazza ormai completamente drogata». Moggi: «E’ la violenza, la violenza continua. Eh ma son queste radio private che, non tutte per grazia di Dio, ma c’è questo Marione... incitano alla violenza. Questa settimana apriti cielo, ne ha dette di tutti i colori. E’ una cosa che ha dell’incredibile, io a Roma non...si rischia anche l’incolumità e ti devo dì una cosa a onor del vero, che il pubblico è stato più educato dei giocatori e della società...ti devo dì lasciando fuori l’assalto al pullman.. tu lo sai del pullman?». Sconcerti: «Io so che hanno sbagliato, hanno tirato le uova al loro».Moggi: «Le uova e tutti i giocatori della Roma "fermi siamo noi". Ma ti rendi conto? Ma si può arriva a Roma capitale d’Italia un comportamento del genere?». Credo che Moggi e quel grande lecchino di Sconcerti,si debbano propio vergognare,dopo avere rubato la partita sul campo,Moggi si domanda come mai tutto questo accanimento nei confronti della Juventus... Battuta infelice di sconcerti quando dice che Roma è una piazza drogata,qua i veri Dopati sono i calciatori della Juve vergogna!!!! |
posted by Surfcasting @ 11:25 AM |
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Saturday, June 03, 2006 |
ROMA JUVENTUS 5 MARZO 2005 LO SCIPPO DELLA JUVE SOTTO INCHIESTA
I magistrati vogliono conoscere particolari della strana partita Roma-Juve, il 5 marzo 2005, persa dai giallorossi tra le proteste per l'arbitraggio quanto meno dubbio (fischiava Racalbuto con l'assistenza di Pisacreta ed Ivaldi, quarto uomo era Gabriele): decisivo fu il rigore dato alla Juve per un fallo di mano commesso fuori dall'area. Totti sbottò nella famosa frase che gli costò il deferimento ed una multa: «È impossibile giocare 14 contro 11...». I magistrati chiederanno a lui e a Del Neri di ripercorrere le fasi salienti di quella giornata ma vogliono anche sapere se i due avessero informazioni specifiche in merito all'arbitraggio. Quanto al calendario degli interrogatori, non ci sarà un bis per l'ex designatore arbitrale Bergamo. Ecco quello che abbiamo raccolto:
"(ANSA) - ROMA, 5 MAR - Totti protesta veementemente contro Racalbuto, arbitro di Roma-Juve, a partita finita sul 2-1 per i bianconeri. Il capitano della Roma, quando la partita e' terminata, e' andato al centro del campo per protestare duramente con Racalbuto per i due gol juventini. A quel punto dalla panchina giallorossa lo stesso tecnico Delneri e Vito Scala, preparatore atletico del giocatore, sono corsi a trattenere Totti portandolo via. Trattenuto anche Cassano. "
"ROMA, 5 MAR - 'Dal mio punto di vista, ho vinto 1-0...''. E' questa la protesta piu' 'esplicita' di Luigi Delneri contro il trio arbitrale dopo Roma-Juve. 'Io non commento le decisioni dell'arbitro - ha detto il tecnico giallorosso - lascio parlare le immagini: tutti possono giudicare. Le proteste le lascio agli altri, a chi ne ha la competenza. Cosa penso del fatto che sia stato scelto un arbitro non internazionale? E cosa cambia, con quello che penso?...'. "
ROMA, 5 MAR - 'Roma e la Roma pretendono rispetto'. Rosella Sensi, ad giallorosso, alza la voce contro le decisioni dell'arbitro Racalbuto. 'Bisogna sapere perdere - ha detto - Ma siamo amareggiati, perche' non si puo' perdere in questo modo. Racalbuto stasera ha commesso errori, in buona fede, non voglio pensare....si', in buona fede, ma errori gravi, che pesano sulla nostra strada per la Champions League. Servirebbe da parte di tutti piu' professionalita' e responsabilita''.
ILMESSAGGERO.IT ROMA - Un altro scandalo e sempre davanti agli occhi di tutti. Racalbuto, arbitro non internazionale, determina il successo della Juventus contro la Roma. Due a uno, il risultato, ma partita falsata. Il primo gol bianconero di Cannavaro è in fuorigioco, il secondo, nasce da posizione ancora irregolare e soprattutto per un rigore inesistente, con fallo, se c’è, commesso da Dellas su Zalayeta fuori area. Rosella Sensi, amministratore delegato del club giallorosso, nella triste notte dell’Olimpico, adesso si renderà conto quanto la nuova alleanza possa soltanto regalare alla società di Trigoria un ruolo di valletta bistrattata, derisa e umiliata. A questo si aggiunge la poca personalità del gruppo, l’assoluta improvvisazione di Del Neri e l’organico risicato. Nelle ultime sei gare solo cinque punti: la Champions diventa un miraggio. INTERNAZIONALE
AS di madrid 6-3-05 DOS REGALOS ARBITRALES DAN LA VICTORIA A LA JUVE La Juventus dio anoche un paso de gigante para ganar el scudetto y para rearmarse anímicamente ante su inminente compromiso europeo con el Real Madrid. Pero la victoria ante el Roma servirá para alimentar la leyenda de que la Juve es el equipo del poder futbolístico en Italia: el primer gol fue un claro fuera de juego y el segundo llegó en un penalti inexistente. Justo lo que hacía falta para caldear aún más el ambiente en Roma.
Off-side. Corría el minuto 11, cuando Camoranesi sacó una falta. Ibrahimovic, libre de marcaje, cabeceó a placer; Pelizzoli despejó como pudo y Cannavaro, en flagrante fuera de juego, recogió el rechace para marcar de cabeza.
MARCA di Madrid del 6-3-05 En un partido bien jugado por una Juventus que mejoró anteriores prestaciones, ganó al Roma merced a dos goles ilegales: Cannavaro remató llegando de un fuera de juego y no existió pena máxima en el penalti ejecutado por Del Piero.
SPORT di Barcelona 6-3-05 Se avanzó pronto con un gol de Cannavaro, igualó Cassano y cuando se llegaba al descanso Del Piero transformó un penalty muy discutido por la caída al límite del área de Zalayeta ante Dellas. Se discutió no sólo que la falta fuese dentro o fuera del área, sino, incluso, que llegase ésta a existir.
EL MUNDO DEPORTIVO di barcellona 6-3-05 El equipo de Fabio Capello, antes de recibir al Real, venció en Roma gracias a dos discutidos goles en el Olímpico.
SPERIAMO CHE QUESTA PARTITA TRUCCATA CONDANNI LA JUVENTUS IN SERI B. RIDIAMO A CESARE QUEL CHE E' DI CESARE. JUVELADRA |
posted by Surfcasting @ 12:41 PM |
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Somma: "Moggi è un grande"
"Rispetto moltissimo l'uomo"
Lo scandalo intercettazioni che ha travolto in primis Luciano Moggi non ha scalfito la stima che Mario Somma, ex allenatore dell'Empoli, ha nei confronti dell'ex dg juventino. "Rispetto moltissimo l'uomo e l'operatore Moggi - ha dichiarato - perchè per me è ed è stato un grande. E' al vertice da circa 20 anni nel proprio lavoro e bisogna solo che fargli onore. Tanti anni fa il sistema funzionava nella stessa maniera". Ora che tutti gli amici di Moggi, dopo la bufera che lo ha travolto, si sono dileguati è uscito allo scoperto Mario Somma a dimostrare stima e comprensione all'ex dg juventino. Il vulcanico ex tecnico dell'Empoli ha espresso un'opinione tutta sua anche sul mondo del calcio. "Rispetto moltissimo l'uomo e l'operatore Moggi - ha affermato l'allenatore - perchè per me è ed è stato un grande. E' al vertice da circa 20 anni nel proprio lavoro e bisogna solo che fargli onore tantissimi anni fa il sistema funzionava nella stessa maniera e chi negli anni si è alternato al potere non ha fatto altro che cercare di portare avanti quello che era il sistema, non si è inventato niente nessuno. Non mi scandalizzo e se ci fate caso non c'è un allenatore, un giocatore, non c'è la parte tecnica e questo vorrà dire qualcosa". Somma è rimasto uno dei pochi anche a non aver dubbi sulla validità dei campionati passati, portando la propria esperienza personale come esempio. "Se un uomo sbaglia non si può colpevolizzare un sistema - ha proseguito - non credo che una partita possa incidere sull'economia di un campionato. Nella mia carriera non si è mai avvicinato nessuno dicendomi bisogna perdere, bisogna vincere, non ho mai visto giocatori fare uso di sostanze particolari, davanti ai miei occhi il sistema è sempre stato puro e sano". Infine è convinto della buona fede anche nello scandalo doping che ha coinvolto l'Empoli negli anni scorsi. "Non tutti dopo uno sforzo sono in grado di fare subito la pipì - ha spiegato - alcuni ci mettono ore e allora ci sono giocatori che soffrono questo aspetto. Quindi alcuni preferiscono non essere estratti e possono dire al proprio medico: "fammi una cortesia, fai di tutto per non farmi estrarre, perchè lo sai che ci metto tanto per fare il doping", il medico, che probabilmente non aveva la personalità per farsi rispettare, prendeva i bigliettini con i numeri, sopra metteva degli asterischi per poter dire "facciamo che capiti questo in maniera tale che fa subito e andiamo via". Questo non è normale, infatti ci sono multe e squalifiche, penalizzazioni, ma per come l'ho raccontato io, c'era buona fede". Somma con questa dichiarazione dovrebbe uscire fuori dal calcio. Nonostante l'associazione a delinquere che è stata messa in piedi,da Moggi e Giraudo,il tecnico laziale stima con grande ammirazzione questi personaggi. SOMMA FUORI DAL CALCIO MAFIOSO ANCHE LUI!!! |
posted by Surfcasting @ 11:38 AM |
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Calciopoli: spunta anche il nome di Ciccio Graziani
‘La Nazione’ di oggi ha riportato sulle sue pagine il testo di una curiosa conversazione telefonica tra Luciano Moggi e Ciccio Graziani, dopo Roma-Juventus del 5 Marzo 2005. Graziani: "Luciano? Ciao sono Ciccio, amico mio come stai? "Moggi: "Tutto bene" Graziani: "Luciano! Tutto bene anche da parte mia. Senti, ascoltami una cosa, vado a Controcampo che ti serve?" Moggi: "Mi serve che tu dica quello che nella realtà, considera ci hanno fatto di tu...azione intimidatoria, prima, dopo e durante...E'stata una cosa vergognosa quella che è stata fatta, schiaffi, a questo e a quello, in campo Dacourt che entra sulle gambe, poi pretendono che gli arbitri arbitrino bene, ma come fanno in quella bolgia poveri diavoli? "Graziani: "Luciano, non c'è dubbio" Moggi: "Questo fallo presente" Graziani: "Degli episodi che possiamo dire?" Moggi: "C'era un gol valido da parte nostra, c'era un rigore a favore...Poi può darsi ci siano state irregolarità nel gol, però... Graziani: "Si si, ci penso io". Avete capito Graziani Mister del Cervia che hai suoi ragazzi predica di essere corretti..e poi che fa???si telefona con il boss... Caro Ciccio predichi bene,ma razzoli male. |
posted by Surfcasting @ 9:16 AM |
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Friday, June 02, 2006 |
CAPELLO BRINDA AL REAL Nei giorni cruciali della sua carriera, Fabio Capello sembra aver già trovato la risposta. In attesa del fatidico incontro con la Juventus, il tecnico si lascia andare a brindisi e festeggiamenti con i dirigenti del Real, volati a Pantelleria per completare i corteggiamenti. Il settimanale "Chi" riporta foto inequivocabili. Nel suo ritiro isolano con la moglie Laura, Capello accoglie il candidato alla presidenza del Real, Calderon, Predrag Mjiatovic e il ds Baldini che seguirebbe il tecnico in Spagna dopo aver rifiutato la Juve. Capello non fa mistero dell'incontro: "Ho soltanto ascoltato senza prendermi impegni con nessuno". Fatto sta che il pranzo si conclude con un bel brindisi e tanti sorrisi. Una mattina verso le 04:00 Fabio Capello scappa da Roma,senza salutare nessuno,destinazione Torino... I commenti dei Giuventini dicevano tutto...Capello è arrivato a Torino per allenare una grande squadra,per allenare i piu' forti del mondo,che il prossimo anno molto probabilmente giocheranno in serie B. Di conseguenza Capello fa quello che ha fatto sempre,scappa come un coniglio lasciando affondare il barcone juventus,insieme a tutti giocatori mercenari come Emerson. Cari giuventini chi la fa l'aspetti...ora rosicate.... |
posted by Surfcasting @ 7:56 AM |
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Lo Sfottò |
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